Andrà tutto bene?
Ripartire.Questo è il mantra che continuiamo a ripetere.Ma qualche riflessione sarà giusto farla prima di reimmergersi nel “turbinio della vita moderna“.Questa esperienza ci ha dimostrato la fragilità del nostro modello di sviluppo e soprattutto la inadeguatezza delle nostre strategie aziendali.Dalla mancanza totale di etica nel considerare il propri fornitori il bancomat per autofinanziasi a slanci di altruismo nel preservare la propria catena di approvvigionamento.Abbiamo visto di tutto.Eppure ognuno ha dimostrato cio che in realta è.
Le aziende responsabili hanno aiutato sia i propri clienti che i propri fornitori nell’ottica del mantenimento di alti standard di fiducia.Una mail ,una telefonata ,un cenno per manifestare una necessita di una proroga difficilmente negabile ma che presume una pianificazione ,una attenzione e un rispetto di chi dall’altra parte, a monte o a valle, vive il tuo stesso problema.L’emergere della mancanza di una pianificazione finanziaria che espone le aziende a una gestione di cassa senz’altro veloce ma assolutamente pericolosa e soggetta a continui stop & go.Qui si innesta l’etica dell’azienda.Il rispetto delle regole e degli impegni presi con i propri clienti con i propri fornitori e con tutti gli stakeholders che gravitano attorno all’azienda.Poi guardando fuori dalla finestre una piccola digressione sul sistema creditizio che ha dimostrato per l’ennesima volta la propria inadeguatezza ad affontare una situazione di emergenza.Dietro lo scudo delle responsabilita ha ulteriomente inasprito i termini di valutazione del merito.Solo qualche banca del territorio ben consapevole delle dinamiche delle nostre aree ha teso una mano di aiuto nel farsi carico delle proroghe dei crediti anticipando linee di credito temporanee a copertura delle insolvenze. Abbiamo comunque di che che pensare e parlare nei prossimi mesi.Buon lavoro a tutti.
RR